Amadeus: Odi et amo
Venerdì 30 settembre 2011 - Il provocatorio titolo di una rivista francese e una riflessione sulla paura dell'inesprimibile.
In un articolo dal titolo "L'iresistibile ascesa di chi odia la musica", apparso su La Repubblica il 2 agosto scorso, Valerio Magrelli ci informava di una serie di saggi raccolti da un'équipe dell'Université Stendhal di Grenoble in un numero della rivista Recherches & Travaux dal titolo: Haine de la musique ("Odio della musica"). L'indifferenza per la musica possiamo anche capirla, non è detto che tutti debbano condividere le nostre passioni. In ogni caso odiare è una parola che si fa fatica ad accettare e, pur comprendendone l'uso provocatorio, preferiremmo il termine indifferenza. L'odio è un sentimento ostile...
In estrema sintesi lo studio suddetto arriva a descrivere "l'incapacità della musica a significare qualcosa di preciso (e quindi la sua inferiorità rispetto alla pittura, alla scultura e soprattutto alla letteratura), il suo conseguente nesso con la sfera dell'indeterminato e dell'infinito (emerso soprattutto in epoca romantica), infine gli effetti psicologici e morali che essa esercita sull'individuo e la massa. In tale prospettiva, appare fondamentale il momento in cui assistiamo alla sua emancipazione dalla parola".
Ora, se consideriamo vere le affermazioni di coloro che sostengono che solo ciò che è traducibile in parole può essere accettato e suscitare interesse, finiremmo per essere indotti a buttare nel cestino gran parte dell'arte del Novecento... Se per alcuni la musica è un linguaggio universale, si fa un po' fatica a capire come esso possa essere anche un linguaggio praticamente inutile: universale e inutile dovrebbero essere termini antitetici...
La mancanza di parole ci pone di fronte al mistero e ciò che non si capisce, ciò che è misterioso è da temere. Questo in definitiva è l'assioma di chi odia la musica. E' lecito assimilare tale affermazione con quella che ci pone in contrapposizione con tutto ciò che risulta non comprensibile? Forse è qui da ricercare il percorso seguito dai ricercatori di Grenoble. Gli argomenti per noi validi a smentire il provocatorio titolo... sono numerosi, ma uno ci sembra di assoluta importanza: la musica viene spesso affiancata alla matematica sia per la struttura stessa... del suono, sia perché analogamente alla musica la matematica è considerata un linguaggio universale. Sarà il caso di cominciare a odiare anche la matematica... oltre alla musica e all'arte astratta?... I lettori che non odiano la musica... potranno riflettere su questi pochi spunti e aggiungerne altri a difesa di chi al contrario la ama. Gaetano Santangelo