INTERVISTE



#tempocalmo: 5 domande a musicisti in tempo di coronavirus: Roberto Brambilla
Roberto Brambilla, compositore e direttore d'orchestra
1 - Come passa il suo tempo?
Durante questo periodo di attenzione verso gli altri è verso gli altri che pongo la mia attenzione. La cura migliore è quella di proseguire con l’insegnamento, anche se online e con tutte le difficoltà che ha portato questo. Ringrazio il cielo di poter proseguire nel mio lavoro anche se inevitabilmente tutti gli impegni futuri ne hanno risentito. Fortunatamente non ho mai smesso di scrivere. Curiosamente questo periodo mi ha permesso di sviluppare molti lavori estremamente brevi ma particolarmente “intensi”. E’ un periodo di sfide personali molto importanti e forse raccoglierò qualcosa di interessante per il prossimo futuro grazie a queste esperienze. Certo mi mancano i concerti. Ci è stato tolto un patrimonio inestimabile. In compenso ho potuto godere delle gioie della famiglia.
2 - Di cosa si sta occupando?
Principalmente in questo periodo la mia attività riguarda la scrittura, l’analisi dei brani e la preparazione tecnica (slide, fonti, ecc.) per le prossime masterclass e per i prossimi interventi, i contributi sulla mia rubrica “Esacordo” della rivista Guitar Club e l’insegnamento. A queste si aggiungono le attività di promozione che possono essere svolte anche da casa dei lavori pubblicati e dei dischi.
3 - Cosa propone di vedere e ascoltare della sua musica?
Proporrei di ascoltare lavori molto diversi tra loro: Memoriam VII, per voce e pianoforte, edito da TEM, se volete ascoltare un pezzo contemporaneo No Black No Fashion, per pianoforte, edito da BAM, se volete ascoltare un commento musicale per un film Il carillon di Anjezë, per musica elettronica, edito da BAM Li trovate sulla pagina Spotify dedicatami: https://open.spotify.com/artist/70PpwedP5bvFQ4dSqAj478 Su SoundCloud consiglierei di ascoltare Brise Marine, per voce e pianoforte, edito da BAM, per ascoltare un lavoro in stile tardo romantico https://soundcloud.com/discover/sets/personalized-tracks:29568595:376561394 Toy Box per violino solo, edito da TEM https://soundcloud.com/roberto-brambilla/toy-box Singer’s murder, per percussioni, edito da BAM https://soundcloud.com/roberto-brambilla/singers-murder-1 Eéa, per clarinetto e pianoforte, edito da Warner/Chappell, di cui trovate il secondo movimento registrato https://soundcloud.com/roberto-brambilla/eea-lincanto-notturno Ognuno di questi lavori è stato pensato in maniera differente e fanno parte della mia crescita e della creazione della mia identità.
4 - E della musica in genere?
Qui proporrei di spendere davvero molto tempo nell'ascolto! Solo perché stillerei una lista infinita di lavori di epoche diverse con organici diversi, provo a restringere il campo citando tre lavori attuali, di autori italiani e con organico orchestrale. I miei pensieri vanno a:
Sinfonia seconda, per orchestra di Alessandro Solbiati
Ruah, concerto per flauto di Ivan Fedele
Natura Naturans, concerto per violino di Fabio Vacchi
Tre capolavori profondamente diversi tra loro ma che tastano la direzione della musica d’oggi con un taglio straordinario. Penso che li troviate serenamente su youtube. Altrimenti sono assolutamente da recuperare!
5 - Qual è il colore della musica?
Il colore che preferiamo. La musica è una miscela di colori che vengono stesi ora in un modo, ora in un altro. Sta a noi osservare l’oggetto sonoro, capirne il colore e la sua trasformazione, se richiesta. C’è qualcosa di magico nelle arti che si sviluppano nel tempo perché il gioco della memoria è ancora più intrigante del semplice ascolto o dell’osservazione.
Infine, qual è la composizione che ha cambiato la sua vita?
Ho sempre parlato di Memoriam, per orchestra (editi da BAM e TEM ) come un lavoro fortunato, quasi scherzando ma in effetti è stato così. E’ il lavoro che mi ha permesso di lavorare all’estero, di trovare nuove commissioni, che ha interessato varie università. Esistono dispense di analisi che ne parlano e talvolta giungono email dove mi avvisano che eseguiranno Memoriam VII e mi chiedono consiglio da tutte le parti del mondo. Si tratta di un lavoro diviso, quasi senza soluzione di continuità, in 10 ricordi di cui il settimo, Memoriam VII appunto, è un cuore pulsante, in cui l’orchestra si riduce al semplice uso della voce e del pianoforte. Se mi chiedo da dove è partito tutto, sempre tenendo da conto che è servito molto altro per giungere qui, allora la risposta trova posto in Memoriam.
www.robertobrambilla.it

© Cidim
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