INTERVISTE



#tempocalmo: 5 domande a musicisti italiani in tempo di coronavirus: Franz Juergen
Franz Juergen, flautista Orchestra NDR di Amburgo.
1 - Come passa il suo tempo e di cosa si sta occupando sul piano musicale?
Dal primo stop in Germania, ho iniziato a riflettere su ciò che riguarda la mia vita di musicista, di insegnante e in generale di essere umano. Ho potuto esercitare le mie basi con più tempo rispetto al solito, cosa che mi è piaciuta moltissimo e ho fatto delle registrazioni video per la mia orchestra. Ho arrangiato alcuni brani per flauto e con un amico li abbiamo portati in una versione stampata. In generale mi è piaciuto avere il tempo per quello che stavo facendo, sono stato bene per tutto questo periodo.
2 - Ha proposto sue esecuzioni in streaming?
Ho fatto alcuni video in streaming, alcuni sono stati trasmessi in livestreaming e alcuni sono stati registrati e trasmessi su Facebook e su altri social media. All'inizio trovavo difficile suonare per un pubblico virtuale, ma immaginare che dietro a qualsiasi dispositivo ci fossero persone mi aiutava a scoprire un nuovo pubblico. Non è il vero pubblico ovviamente, con il quale puoi avere un feedback proprio nel momento in cui stai suonando, ma per questo tempi di isolamento è stato utile.
3 – Terminata l’emergenza COVID - 19 a suo avviso il modo di fruire la musica dal vivo sarà lo stesso o ripensato?
Ho iniziato molto presto con l'insegnamento online e ho discusso dei pro e dei contro dell'insegnamento virtuale con i miei studenti. Per loro è stato utile registrarsi e inviare questi video dopo essere soddisfatti della propria esecuzione. Più difficile è stata la qualità del microfono, se non si dispone di un microfono esterno, i microfoni integrati regolano automaticamente il livello di ingresso, quindi qualsiasi lavoro su dinamica e chiarezza di articolazione è difficoltoso. Alla fine dobbiamo imparare come usare i dispositivi digitali. Come realizzare una registrazione davvero buona e di cosa abbiamo bisogno per realizzare questo scopo.
4 - Quale futuro lavorativo si prospetta per il settore e soprattutto i giovani interpreti dopo la pandemia?
Sono sicuro che molti concorsi, audizioni e altri tipi di selezioni avranno una fase di selezione digitale prima di invitare i giovani musicisti ai concorsi reali.
5 – Vuole rivolgere un pensiero/appello al pubblico dei concerti?
Molti dei miei pensieri sono per questa situazione dei concerti. Penso che come esseri umani abbiamo bisogno del contatto personale, è una delle cose importanti che ci definisce come esseri umani. Il secondo pensiero è che, in quanto musicisti, condividiamo emozioni che le parole non sono in grado di trasmettere, quindi è ovvio che un concerto dal vivo non si potrà mai sostituire. Un dialogo di emozioni non potrà mai avvenire su una strada a senso unico. Noi musicisti abbiamo bisogno delle reazioni, dei sentimenti del pubblico per esibirsi come un vero musicista e dare il nostro meglio per regalare la musica al pubblico.
www.juergenfranz.com/

© Cidim
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