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RASSEGNA STAMPA MUSICALE
Comunicato stampa: Risultati della quarta edizione del Bando "Giovanni Guglielmo”
Come di consueto, la selezione si è basata sia su titoli artistici che sull'ascolto di recente materiale audio e video. Quest'anno, tra i 16 giovani partecipanti alla selezione sono risultati vincitori il duo Francesco Mardegan (violino) e Marco Borghetto (pianoforte) e il duo Federica Tranzillo (violino) e Lorenzo Pascucci (pianoforte), i quali avranno modo di esibirsi durante la rassegna di Domenica In Musica alla Sala dei Giganti 2022, dedicata a giovani interpreti italiani vincitori di concorsi nazionali e internazionali. Il 13 marzo 2022, alle ore 11, si esibirà il duo Tranzillo Pascucci, e il 27 marzo 2022, sempre alle ore 11, il duo Mardegan (violino) e Marco Borghetto. La commissione ha altresì segnalato il duo Gabriele Mazzon (violino) e Marco Mantovani (pianoforte). Oltre alla valorizzazione di giovani talenti, il Bando Guglielmo ha lo scopo di presentare al pubblico la musica dei compositori italiani della “Generazione dell’Ottanta” e del primo Novecento e specificatamente di quella di G.A. Fano, S. Omizzolo e A. Girotto, ed è un omaggio alla memoria dell’eminente violinista padovano Giovanni Guglielmo, scomparso nel 2017. L’ attività artistica di G. Guglielmo ebbe inizio nei primi anni '60 e si sviluppò per quasi settant'anni, toccando campi disparati. Il violinista fu membro di famosi complessi quali i Virtuosi di Roma e il Sestetto Chigiano, e contribuì alla fondazione di gruppi cameristici quali L'arte dell’ Arco e i Solisti Filarmonici Italiani. Fu primo violino solista dell’Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia e dell’Orchestra Nazionale di Santa Cecilia di Roma, e collaborò con prestigiosi direttori e importanti orchestre. Il suo vasto repertorio includeva tutto l'arco della produzione per violino, dalla musica antica agli autori contemporanei. Altamente significativa fu la sua attività di didatta; fu infatti titolare della cattedra di violino nei conservatori di Padova, Venezia e Vicenza e, in quest’ultima città, fu anche direttore del conservatorio. Collaborò a lungo a fianco dell’Ensemble Musagète. |