IN ITALIA E DAL MONDO



Antonio e Lee Mosca nominati membri onorari dell'ESA a testimonianza degli straordinari meriti in ambito educativo
Foto: String Trio in Canavese, nella Chiesa di Santo Stefano a Chiaverano
Importante riconoscimento conferito ai musicisti canavesani Antonio Mosca e Lee Robert Mosca. L’ESA- European Suzuki Association li ha infatti recentemente nominati membri onorari, a testimonianza degli straordinari meriti nel campo dell’educazione musicale con il metodo Suzuki. Strumentisti di caratura internazionale, marito e moglie da 53 anni, Antonio e Lee nel 1974 rinunciano al loro posto nell’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI per fondare la prima scuola di musica Suzuki italiana, con sede prima a Chiaverano (dove la coppia tuttora risiede), poi a Torino. Il metodo, ispirato all’insegnamento del maestro giapponese Shinichi Suzuki (1899-1998), prevede l’insegnamento della musica fin dai primissimi anni di età, in parallelo con la lingua materna. Imparando prima ad ascoltare e poi a suonare, prima a conoscere la musica e poi a leggerla, e facendo pratica su strumenti di dimensioni proporzionate ai piccoli suonatori, il metodo Suzuki mira a fare della musica un fattore determinante per la crescita, l’educazione e la sensibilità. Dopo anni di forti resistenze da parte del mondo accademico, di cui gli stessi coniugi Mosca facevano parte come docenti del Conservatorio di Torino, il metodo Suzuki si è largamente affermato anche in Italia, avviando migliaia di bambini alla pratica strumentale con il coinvolgimento attivo delle famiglie. Tra questi, circa 500 hanno avuto Lee e Antonio come propri maestri. Con la nomina a membri onorari, l’ESA ha sottolineato il ruolo fondamentale di Antonio e Lee Mosca nella diffusione della pedagogia di Suzuki in Italia e in Europa: a contribuirvi non solo l’Accademia fondata a Torino, ma anche la celebre Orchestra di giovani tra i 6 e i 14 anni con cui Antonio e Lee Mosca hanno tenuto importanti concerti e tournée in tutto il mondo. Non a caso nel 2006 Torino è stata scelta come sede della Convention Internazionale Suzuki, con oltre 3.000 piccoli musicisti intervenuti nel capoluogo piemontese. La storia quasi romanzesca di Antonio e Lee Mosca, dalla formazione musicale di lei nella sua terra di origine, gli Stati Uniti, a quella di lui sotto l’ala protettiva di Adriano Olivetti, fino all’incontro presso l’Orchestra da Camera di Zurigo e alla scoperta della comune missione educativa, è stata recentemente raccontata nel libro “50 anni di musica insieme” (Bolognino editore). Prova vivente della bontà del pionieristico metodo educativo dei coniugi Mosca sono i loro figli, tutti e tre affermati musicisti. Marco e Nicola, entrambi violoncellisti, fanno parte rispettivamente dell’Orchestra del Teatro Regio di Torino e della ZKO di Zurigo. La primogenita Liana, violinista di livello internazionale, ha recentemente inciso due album per importanti case discografiche estere con il suo trio “Il Furibondo” presso la Chiesa di San Bartolomeo a Nomaglio. In particolare il nuovo disco edito da Accent si intitola “The Harp in the Vienna of Maria Theresa” ed è un fortunato incontro tra musicisti diversi, tra cui anche Il Furibondo String Trio, radunati intorno alla prodigiosa arpa di Margret Köll. Una testimonianza in più del legame indissolubile che, nonostante le numerose esperienze su grandi palcoscenici, continua a esistere tra la famiglia Mosca e il territorio del Canavese.
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