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Cerreto Guidi (FI): I Concerti al Cenacolo 2019 - L’Homme Armé
Domenica 01 dicembre 2019, ore 16.30 - Concerto Monteverdi. L’Homme Armé - Elena Cecchi Fedi, soprano Alberto Allegrezza, tenore Paolo Fanciullacci, tenore Gabriele Lombardi, baritono Andrea Perugi, cembalo Gian Luca Lastraioli, chitarrone Fabio Lombardo, direzione

L’edizione 2019 de «I Concerti al Cenacolo», che l’Associazione L’Homme Armé porta avanti dal 1994 ed è la più longeva rassegna annuale di musica antica in Toscana, si conclude domenica 1 dicembre alla Villa medicea di Cerreto Guidi (via dei Ponti Medicei 7) con un concerto de L’Homme Armé a ingresso libero, interamente dedicato a Claudio Monteverdi. Sul palco il soprano Elena Cecchi Fedi, soprano, i tenori Alberto Allegrezza e Paolo Fanciullacci, il baritono Gabriele Lombardi, accompagnati da Andrea Perugi al cembalo e da Gian Luca Lastraioli al chitarrone, tutti sotto la direzione di Fabio Lombardo Madrigali, canzoni e canzonette d’amore compongono questo breve omaggio al “divino Claudio”, che con queste composizioni crea uno stile inconfondibile, in cui riesce a creare un concerto di affetti, in cui il senso di questi affetti permea tutta la musica: con le figure melodiche, con l’organizzazione del tempo (anche con esplicite indicazioni quali “va cantato a tempo dell’affetto del’animo, e non a quello de la mano”), con la straordinaria invenzione contrappuntistica. I brani sono tratti dalle raccolte più tarde della produzione monteverdiana, dal “Concerto, Settimo libro di Madrigali” del 1619 fino a “Madrigali e canzonette, nono libro” pubblicato postumo nel 1651, oltre ad altri brani tratti da raccolte sparse. All’interno di questa selezione compaiono brani straordinari quali Zefiro torna e di soavi accenti su testo di O.Rinuccini, costruito su un basso di ciaccona sul quale si scioglie una serie infinita di virtuosistiche variazioni affidate a due tenori, o Quel sguardo sdegnosetto ancora su un basso ostinato. E sempre su basso ostinato (quattro suoni discendenti … un tetracordo che diventerà uno stilema dei lamenti) la parte centrale del Lamento della Ninfa, ancora su testo di Rinuccini, un modello insuperato di lamento condiviso, grazie alla relazione tra la voce protagonista e le altre tre: “in stile rapresentativo”, infatti si tratta di una piccola “scena” che manifesta ancora una volta la geniale capacità inventiva drammatica. Ma in qualche modo si riconosce in ognuno di questi brani la vis drammatica, una sorta di rappresentatività in nuce. Persino in canzonette strofiche quali Ohimé ch’io cado o Perché se m’odiavi. Una curiosità medicea: Monteverdi dedico il VII libro di madrigali a Caterina de’ Medici, figlia del Granduca Ferdinando I, andata in sposa a Ferdinando Gonzaga Duca di Mantova. Programma Claudio Monteverdi Dice la mia bellissima Licori (1) (1567-1643) Perché fuggi (1) Ohimé ch’io cado (2) Quel sguardo sdegnosetto (3) Augellin (1) Bel Pastor (5) Non vedrò mai le stelle (1) Ecco di dolci raggi (3) Ecco vicine, o bella Tigre (1) Zefiro torna (ciaccona) (3) Perché se m’odiavi (4) Se’l vostro cor, Madonna (1) Lamento della Ninfa (6) 1 Concerto Settimo libro de’ madrigali (1619) 2 in C.Milanuzzi, Quarto scherzo delle ariose vaghezze (1624) 3 Scherzi musicali (1632) 4 Arie de diversi raccolte da Alessandro Vincenti (1634) 5 Madrigali e canzonette libro IX (1651) 6 Madrigali guerrieri e amorosi, libro ottavo (1638)

Ingresso libero
Domenica 01 dicembre 2019, ore 16.30
Villa Medicea, via dei Ponti Medicei 7, CERRETO GUIDI (FI)