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Firenze: I CONCERTI AL CENACOLO 2018 - L’Homme Armé
Domenica 21 ottobre 2018, ore 18.00 - Giulio Romano 400° anni dalla morte di Giulio Caccini. Riccardo Pisani, tenore - ENSEMBLE RICERCARE ANTICO Paolo Perrone, violino Flora Papadopoulos, arpa Giovanni Bellini, tiorba e arciliuto Matteo Coticoni, violone Francesco Tomasi, tiorba, chitarra barocca e direzione. Musiche di Giulio Caccini, Filippo Nicoletti, Girolamo Frescobaldi, Stefano Landi

Concerto inaugurale della rassegna «I Concerti al Cenacolo»

dedicato a Giulio Caccini detto il Romano: incarna il prototipo del cantante di nuova educatissima professionalità, che a cavallo tra il Cinquecento e il Seicento contribuirà alla fioritura dell’Umanesimo in musica. Sul palco il tenore Riccardo Pisani accompagnato dall’Ensemble Ricercare Antico (Paolo Perrone, violino; Flora Papadopoulos, arpa; Giovanni Bellini, tiorba e arciliuto; Matteo Coticoni, violone; Francesco Tomasi , tiorba, chitarra barocca e direzione). Sebbene Caccini fosse di Roma o dei suoi dintorni, il luogo esatto non ci è dato saperlo con certezza, sarà Firenze la città dove si svilupperà il suo genio musicale. Qui esordisce come cantante nel 1579, in occasione delle nozze di Francesco I de’ Medici e Bianca Cappello. Dal 1588 è stabilmente al servizio dei Granduchi di Toscana, ma la sua fama di cantante e compositore travalicherà ben presto i confini del Granducato per estendersi a Mantova, Roma, Ferrara, e anche oltralpe: Caccini sarà ambito e conteso persino dalla corte del Re di Francia, tuttavia dopo brevi soggiorni tornerà nella sua amata Firenze, dove vivrà fino alla fine dei suoi giorni. È qui che egli entra a far parte della cosiddetta Camerata de’ Bardi, un Cenacolo di umanisti che si forma intorno al conte G. Bardi del Vernio, con il comune desiderio di un rinnovamento della musica e delle arti nel segno degli scritti teorici dei classici. Contro l’egemonia del contrappunto con le sue norme tecniche astratte, i Bardi prediligono il canto monodico, inteso a ristabilire il connubio greco tra parola e suono. Caccini incarna e mette in atto questi ideali: nelle sue arie e madrigali emerge in primo piano la melodia della voce sola, che inscena il testo poetico in maniera immediata e chiaramente intelligibile, mentre il basso continuo è un sostegno al divagare del canto. Le sue sono arie strofiche o madrigali di fattura sciolta che chiamano affettuosa espressività, fantasia, lirismo Egli sollecita un’elastica sprezzatura del ritmo e della pronunzia, per meglio imitare i concetti delle parole. Le Nuove Musiche, due volumi di arie a voce sola pubblicate a Firenze rispettivamente nel 1602 e 1614, rappresentano il manifesto nonché la prima normalizzazione grammaticale di questo stile, che comporterà conseguenze sostanziali nell’evoluzione del linguaggio musicale a venire. Se il canto e la composizione sono gli attributi per i quali il Caccini fu più noto, egli suonava alla perfezione anche il chitarrone, il liuto e l’arpa doppia. Gli strumenti ideali per accompagnare la monodia, ma anche per concertare tra loro, come si può facilmente intendere dalle due rare perle musicali lasciateci da Stefano Landi, Romano anch’esso. Si tratta di La Pazza e l’Alessandrina, due canzoni strumentali che abbinano i tre strumenti con arguzia e fantasia, cogliendo alla perfezione le caratteristiche di ciascuno. Il programma è arricchito da brani strumentali di altri autori, romani per nascita o per adozione, come la Sonata e la Canzona di Filippo Nicoletti in prima esecuzione Il risultato è un affascinante viaggio nella musica del primo Seicento italiano, che vede emergere, anche in musica, grandi ingegni e arditi sperimentatori di nuovi stili.

7 euro;

informazioni e prenotazioni 055 695000 informazioni@hommearme.it o direttamente dal sito hommearme.it

Informazioni:

Musica antica nell’area metropolitana fiorentina XXII Rassegna e altre attività dal 21 Ottobre al 9 Dicembre 2018 www.hommearme.it L’edizione 2018 «I Concerti al Cenacolo», che l’Associazione L’Homme Armé porta avanti dal 1994 ed è la più longeva rassegna annuale di musica antica in Toscana, prenderà il via il 21 ottobre nella sua sede tradizionale, la suggestiva sala del Cenacolo di Andrea del Sarto nel Museo di San Salvi, prezioso luogo espositivo all’interno del circuito museale fiorentino col magnifico affresco dell’Ultima cena databile al 1511-1527 circa; qui si svolgerà anche il secondo concerto della rassegna, sabato 10 novembre, mentre gli ultimi due, seguendo la nuova via inaugurata con l’edizione 2017, si spostano in luoghi artisticamente significativi dell’area metropolitana. Uno, sabato 8 dicembre, sarà alla Chiesa di Santa Maria di Primerana che sovrasta Piazza Mino a Fiesole, l’altro, domenica 9 dicembre, sarà nella pieve romanica dei Santi Pietro e Paolo a Cascia (Reggello), il cui impianto architettonico risale al XII secolo e che nel museo annesso custodisce il Trittico di San Giovenale di Masaccio. Quest’anno i concerti della rassegna saranno tutti nel tardo pomeriggio (alle 18 al Cenacolo di San Salvi e alle 18.30 nelle pievi di Fiesole e di Reggello). Appena chiuso il Festival FloReMus, quest’anno dedicato alla musica del Cinquecento, l’Associazione L’Homme Armé per i programmi musicali di questa edizione de «I Concerti al Cenacolo» punta eminentemente alla musica del Seicento, con uno spazio speciale dedicato al primo Quattrocento italiano. Il concerto del 21 ottobre è dedicato a Giulio Caccini, del quale quest’anno ricorrono i 400 anni dalla morte, l’inventore delle “Nuove musiche”, il cantore che ha registrato la svolta nello stile di canto del tempo. Il programma è affidato a un giovane e attento interprete di questo repertorio, Riccardo Pisani, accompagnato dall’ensemble Ricercare Antico. A una virtuosa del repertorio quale Elenca Cecchi non poteva che essere affidato l’altro programma secentesco, quello del 10 novembre, dedicato a Francesca Caccini, figlia di Giulio, una delle prime stelle del firmamento vocale moderno, cantante virtuosa e compositrice al suo tempo importantissima, anche se la storia successiva le ha reso poca giustizia. Il programma, ideato e diretto da Gian Luca Lastraioli, vede la partecipazione di alcuni interpreti d’eccezione tra i quali il cembalista Alfonso Fedi. Oltre alla rassegna «I Concerti al Cenacolo», in autunno L’Homme Armé porta avanti altre attività: sabato 3 novembre l’Ensemble si esibirà alla Chiesa dei Santi Giovanni Battista e Lorenzo a Signa sotto l’egida di «Musica in periferia» a cura dell’Opera del Duomo (con la direzione artistica di Gabriele Giacomelli), con un concerto in cui lo spirito del Seicento riecheggerà nelle musiche che si svilupparono sulle orme di Filippo Neri e del suo oratorio romano, mentre martedì 11 dicembre contribuirà, con un incontro meditativo che prenderà spunto da un brano di Dufay a «Insieme per la pace», ciclo che l’associazione “Un Tempio per la Pace” organizza dalla fine degli anni Novanta sul tema della pace e del dialogo interreligioso. La rassegna «I Concerti al Cenacolo» si è aperta già in primavera con due anteprime: il 22 aprile col programma dedicato a Francesca Caccini, in occasione della mostra "Con dolce forza". Donne nell'universo musicale del Cinque e Seicento nel bellissimo Oratorio di Santa Caterina delle Ruote a Bagno a Ripoli e l’8 luglio nella magnifica Pieve di San Romolo a Bivigliano col programma “Flos florum”, in occasione dei festeggiamenti per San Romolo. Tutti i concerti sono in luoghi che, seppur non sempre molto conosciuti e in genere fuori dalle rotte del turismo di massa, testimoniano la lunga e complessa storia del territorio. All’interno vi sono spesso opere d’arte di pregio incastonate in architetture notevoli che, grazie anche a questi appuntamenti, potranno essere ammirate e apprezzate. Senza dimenticare che intorno a questi luoghi ci sono comunità vive alle quali questi concerti (tutti quelli nelle chiese sono a ingresso libero, mentre sono a prezzo comunque contenuto quelli al Cenacolo di San Salvi) sono rivolti, affinché si possa meglio conoscere quell’intreccio di espressioni artistiche che sono alla base della nostra storia.

Biglietteria: per i due concerti al Cenacolo di San Salvi (21 ottobre e 10 novembre): un’ora prima dello spettacolo; biglietto intero euro 12, ridotto euro 7; informazioni e prenotazioni: tel. 055 695000 informazioni@hommearme.it. Gli altri sono a ingresso libero.
Domenica 21 ottobre 2018, ore 18.00
Cenacolo di Andrea del Sarto, Museo di San Salvi, Via di San Salvi 16, Firenze


Dati ente organizzatore
INDIRIZZO: via San Romano 56 - 50135 - Firenze - FI - Italia
TELEFONO E FAX: +39 055 695000