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CIDIM
Venezia: presentazione volume LA MUSICA AL TEMPO DELL'AEREO E DELLA RADIO
Daniele Ruggieri, flauto Carlo Lazari, violino Aldo Orvieto, pianoforte Igor Stravinskji (1882-1971) Introduzione da Suite italienne (1933) per violino e pianoforte Jacques Ibert (1890-1962) Piéce (1936) per flauto solo Ferruccio Busoni (1866-1924) Albumblatt (1916) per flauto e pianoforte Alfredo Casella (1883-1947) Cavatina e Gavotta dalla Serenata (1927) per violino e pianoforte «É sempre estremamente rischioso cercare di definire esattamente le caratteristiche del periodo in cui si vive. Se un certo lasso di tempo è indispensabile per una corretta valutazione dell'opera umana, naturalmente non e meno necessario per cogliere chiaramente le caratteristiche di un particolare stile. Con il trascorrere degli anni, quelli che ai loro contemporanei sembravano in stretta relazione oggi appaiono completamente divergenti. Altri, al contrario, che erano apparsi diametralmente contrapposti, oggi ci colpiscono per essere assolutamente in accordo. In ogni caso basta citare il periodo al quale queste menti creative sono appartenute per definire senza dubbi o difficoltà il loro stile. Diverso è il caso dell'arte contemporanea, in cui il tempo non ha ancora svolto il suo giusto e spietato lavoro di selezione, e le cui qualità non possiamo giudicare mentre siamo ingannati dai loro difetti - o dai loro pregi.» (Alfredo Casella) Alfredo Casella (1883-1947) è stato uno dei compositori più significativi e interessanti nel panorama musicale del Novecento storico. L'aspetto ancora oggi parzialmente inesplorato della sua intensissima attività è quello che lo vede nelle vesti di intellettuale totale, impegnato come organizzatore, didatta, musicologo, interprete e critico musicale. In quest'ultimo ambito, gli articoli scritti fra il 1925 e il 1946 per il quotidiano di Boston «The Christian Science Monitor» possono essere considerati al pari di una vera e propria scoperta. In queste ampie cronache, che si distendono su un periodo praticamente coincidente con il ventennio fascista e i suoi tragici esiti, viene affrontato ogni aspetto della vita musicale italiana del tempo, con frequenti digressioni sul dibattito estetico che animava le avanguardie europee. In maniera quasi speculare, il volume riporta all'attenzione del lettore anche un lungo reportage in sei parti dedicato alla vita musicale americana, frutto di dieci anni di assidue tournée di Casella negli Stati Uniti, e pubblicato originariamente nel 1929 sulla rivista «L'Italia letteraria». Ne deriva un panorama originalissimo di anni decisivi per la vita musicale dell'Occidente, raccontato in prima persona da una fra le poche figure artistiche e intellettuali di respiro realmente internazionale che l'Italia della prima metà del ventesimo secolo abbia potuto vantare. (Francesco Lombardi)
Lunedì 27 ottobre 2014, ore 17.30
Ateneo Veneto, Venezia |
ALLEGATI: