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L'Eti,
ente teatrale italiano, in merito a notizie uscite in questi giorni,
precisa che "a tutt’oggi non risulta presentata alcuna interpellanza
parlamentare sul numero di incarichi ricoperti da Giuseppe Ferrazza (foto).
Il presidente dell’Eti tiene comunque a precisare che attualmente
ricopre solo una minima parte degli incarichi cui si fa riferimento,
molti dei quali invece sono stati da lui svolti nel corso della sua
quarantennale carriera ministeriale". La precisazione fa riferimento a un esposto al ministro Bondi del deputato del Pdl Francesco Aracri, secondo il quale Ferrazza, al suo secondo mandato all'Eti aggiunge la carica di commissario straordinario della Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova, quella di presidente del collegio sindacale dell'Imaie e di membro del comitato paritetico Stato-Regioni,
istituito presso la Conferenza Stato-Regioni, per l'elaborazione di una
proposta di riforma del Fus. Inoltre, Ferrazza, in qualità di
presidente dei revisori dei conti e revisore dei conti effettivo o
supplente, lavorerebbe con diverse società: Fondazione Toscana Spettacolo, associazione Teatro di Roma, Fondazione Teatro Regio di Parma, Fondazione La Scuola per le Arti Sceniche di Roma Tor Vergata, Cinecittà Holding S.p. a., Istituto Nazionale del Dramma Antico, Musica per Roma, Emilia Romagna Teatro. La nota dell'Eti si occupa anche della presentazione di un esposto-denuncia alla Corte dei Conti,
“per mancanza di trasparenza e danno erariale” nella gestione
dell’Ente, "presentato da un non meglio identificato personaggio (forse
addirittura anonimo)". In merito, l'Eti precisa che è vigilato dal
ministero per i Beni e le Attività Culturali e dal ministero
dell’Economia; tra i suoi organi è presente un collegio dei revisori
dei conti, nominato dal MIBAC, integrato da un rappresentante del
ministero dell’Economia; all’interno dell’Eti opera anche un magistrato
della Corte dei Conti, "e ognuno di questi organi, nell’ambito delle
proprie funzioni, assicura il controllo sulla trasparenza gestionale
dell’Ente.Obblighi di trasparenza adempiuti dall’Eti anche attraverso
internet, con la messa online di un nuovo sito (www.enteteatrale.it ), rispondente anche ai criteri di accessibilità e fruibilità richiesti dalla normativa delle pubbliche amministrazioni" (v. notizia). Il presidente Ferrazza dichiara infine d’aver motivo di ritenere – per
singolare coincidenza di date – che «queste notizie siano la
conseguenza del mancato accoglimento, da parte dell’organo deliberante
dell’Ente, di forti pressioni esterne per la nomina di un direttore
generale, a detta di tutti inadeguato al ruolo. E questo sì che sarebbe
stato un atto di non trasparenza, che avrebbe causato danni non solo
erariali all’Ente stesso, ledendo l’autonomia dell’Eti e travalicando
il quadro normativo vigente». L'attacco di Aracri è di venerdì 22, stessa data della conferma di Ninni Cutaia a direttore generale dell'Eti.
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